L’acqua è una risorsa preziosa, limitata e sempre più a rischio visto che siamo entrati in una fase di “anormalità climatica permanente” che ha già modificato il ciclo dell’acqua aumentando la frequenza e l’intensità di eventi meteoclimatici estremi unitamente a periodi, sempre più lunghi, di scarsità idrica.
“In meno di dieci anni bisognerà raggiungere la neutralità del ciclo idrico” a dirlo è Filippo Brandolini, Presidente di Utilitalia, intervento al convegno “Acqua: strategie per la gestione integrata di una risorsa vitale” organizzato dalla Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali in collaborazione con Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A. e con il patrocinio del Comune di Ravenna – che ha ospitato il convegno presso Palazzo Rasponi – e Utilitalita.
A fargli eco è la direttrice di RENAEL Benedetta Brighenti “Non esiste nessuna politica capace di aumentare la disponibilità della risorsa idrica sul Pianeta, possiamo solo tutelare quella che c’è. Il nostro impegno – e la nostra volontà – è quella di restare in contatto, coordinarci, per aprire una discussione sul tema che ha davvero molte sfumature”.
Al centro del convegno il rapporto tra acqua ed energia “L'acqua e l'energia sono due pilastri su cui poggia il nostro sviluppo e il benessere dei cittadini ed entrambe giocano un ruolo chiave nella lotta ai cambiamenti climatici. È evidente che non possiamo affrontare efficacemente la sfida climatica senza considerare attentamente il rapporto tra acqua ed energia e senza adottare strategie che ne massimizzino l'efficienza e la sostenibilità” ha spiegato Piergabriele Andreoli, Presidente della Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali in apertura dei lavori. “Meglio investire oggi 1€ in opere di adattamento perché questo investimento ci permetterà di spendere molti meno soldi domani, non perdere vite umane e oltretutto avere la possibilità di mantenere l’utilizzo di una risorsa vitale per l’uomo” ha detto – in collegamento – Francesco Corvaro, l’inviato speciale per il cambiamento climatico del Governo italiano.
Un aiuto a ridurre gli sprechi (in Italia circa il 40% dell’acqua potabile viene persa a causa della rete idrica obsoleta) ed a raggiungere la neutralità del ciclo idrico può arrivare anche dall’innovazione tecnologica, ad esempio, dall’intelligenza artificiale “Per raggiungere gli obiettivi sono utili gli investimenti in tecnologie digitali come l’intelligenza articiciale) dice Brandolini. Per Brighenti “Le città devono produrre innovazione per risolvere i problemi”.
06/04/2024