Una guida sintetica per migliorare i tuoi consumi energetici in poche semplici mosse
A costo zero, alcuni semplici accorgimenti possono aiutarci ad abbassare i costi della bolletta e gli sprechi di energia
Mettere in stand by le apparecchiature elettriche o staccarle dalla spina quando ci si assenta per un lungo periodo. L’utilizzo di una ciabatta multi-presa con un interruttore annesso, può essere un utile accorgimento per spegnere più di un apparecchio elettronico con un unico gesto.
Non lasciare le finestre aperte a lungo e sfruttare persiane, tapparelle o tende per ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno nei mesi più freddi; evitare di collocare tende, mobili o schermi davanti e sopra i termosifoni per non ostacolare la diffusione del calore negli ambienti.
Ridurre l’utilizzo di acqua calda, ad esempio facendo docce più brevi ed evitando gli sprechi.
Ridurre le ore di accensione delle lampadine (meglio se a basso consumo) e usare il più possibile la luce naturale.
Sbrinare regolarmente frigoriferi e congelatori, facendo anche attenzione a posizionarli in luoghi adeguati.
Eseguire periodicamente la manutenzione degli impianti per garantire la sicurezza dell’immobile e per ridurre consumi ed emissioni nell’ambiente.
Ottimizzare orari e temperature dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento, ad esempio attraverso una centralina di regolazione automatica della temperatura per evitare picchi o sbalzi di potenza, e con valvole termostatiche che, nei mesi più freddi, regolando l’afflusso di acqua calda ai radiatori consentono di mantenere la temperatura desiderata in ogni stanza.
Fare attenzione all’etichetta energetica quando si acquista una nuova apparecchiatura elettrica.
FONTE: I 20 CONSIGLI ENEA
Alcune misure aggiuntive possono migliorare i consumi energetici nelle proprie abitazioni
Lo sapevi che...
Ridurre i propri consumi energetici comporta, in modo immediato, un beneficio non solo economico, ma anche ambientale?
Consumare meno energia equivale ad una diminuzione della quantità di anidride carbonica (CO2) immessa in atmosfera.
Meno energia consumata = meno emissioni
Oltre ai comportamenti che influiscono in modo diretto sui nostri consumi, vi è anche la possibilità di ridurre ulteriormente le nostre emissioni di CO2 utilizzando energia rinnovabile. Produrre e consumare energia elettrica prodotta localmente, ad esempio da un impianto fotovoltaico, vuol dire contribuire attivamente al processo di decarbonizzazione, ossia al progressivo passaggio da fonti fossili a rinnovabili.
Per approfondire
Sai cos’è un Attestato di Prestazione Energetica (APE)?
Sai cos’è un Attestato di Prestazione Energetica (APE)?
Per capire quante e quali azioni puoi intraprendere per migliorare le prestazioni energetiche della tua abitazione, puoi verificare se sei in possesso di un APE (Attestato di Prestazione Energetica) o richiederlo a tecnici specializzati. Al suo interno sono contenute tutte le raccomandazioni specifiche sul grado di efficienza energetica della tua casa, che ti consentiranno di determinare gli interventi più convenienti per ridurre consumi e costi. Grazie a detrazioni fiscali (Ecobonus, Bonus Casa) ed incentivi a fondo perduto, come il Conto Termico, puoi contenere ulteriormente i costi di interventi di efficientamento energetico.
Valuta subito le performance energetiche della tua abitazione: Test 4ecasa
Valuta subito le performance energetiche della tua abitazione: Test 4ecasa
4ECasa è il test semplice e interattivo che ti dice se consumi la giusta energia per riscaldare la tua abitazione e cosa fare per renderla più efficiente rispettando l'ambiente. Inserisci in meno di un minuto i dati della tua abitazione. Saprai subito il livello dei tuoi consumi paragonati a quelli di un edificio recente, con le stesse caratteristiche e nella stessa località, ma costruito con criteri di efficienza.
Sai che è possibile condividere l’energia prodotta da impianti a fonti rinnovabili?
Sai che è possibile condividere l’energia prodotta da impianti a fonti rinnovabili?
Condividere l’energia significa produrre, consumare e scambiare energia elettrica generata da un impianto a fonte rinnovabile con altri soggetti, che fanno parte del gruppo o della comunità di consumatori e/o produttori localizzati in prossimità dell’impianto. La condivisione dell’energia prodotta avviene utilizzando la rete di distribuzione esistente. Si parla quindi di autoconsumo diffuso, intendendo sostanzialmente la produzione e il consumo contemporaneo di energia all’interno della stessa cabina primaria. Esistono varie tipologie di configurazioni di autoconsumo diffuso, ma solo per alcune di esse sono previsti degli incentivi statali (nello specifico: Autoconsumo Individuale a Distanza, Gruppo di Autoconsumatori, Comunità Energetiche Rinnovabili). Aderire ad un gruppo o una comunità di produttori e consumatori di energia rinnovabile, oltre a determinare una riduzione delle emissioni di CO2 ed una minore dipendenza da fonti fossili, rappresenta anche una crescita di consapevolezza sui temi energetici e ambientali.
Cos’è una Comunità Energetica Rinnovabile (CER)?
Cos’è una Comunità Energetica Rinnovabile (CER)?
La Comunità Energetica Rinnovabile è un soggetto giuridico senza scopo di lucro, a cui possono aderire volontariamente cittadini, PMI, pubbliche amministrazioni, associazioni, enti del terzo settore accomunati dall’obiettivo di produrre, consumare e gestire localmente energia elettrica da fonti rinnovabili.
L'energia prodotta, oltre ad essere consumata, può essere immessa nella rete quando eccedente, producendo benefici economici, ambientali e sociali alla comunità. Per tutte le informazioni visita il sito del GSE: Comunità Energetiche Rinnovabili
Cosa significa partecipare ad una CER? A meno che l’impianto da fonti rinnovabili non sia installato sulla propria abitazione, i consumi e la bolletta non cambiano. Partecipare ad una CER, sia come soli consumatori che come produttori e consumatori, contribuirà a produrre risorse economiche comuni che potranno essere destinate a ridurre i costi energetici dei singoli membri ed a sostenere progetti con finalità sociali e ambientali sul proprio territorio.
Vuoi partecipare ad una delle nuove opportunità di energia condivisa?
Vuoi partecipare ad una delle nuove opportunità di energia condivisa?
Se vivi in una casa o appartamento indipendente, se presente puoi decidere di aderire ad una Comunità Energetica Rinnovabile oppure costituire una configurazione di autoconsumatore individuale a distanza per condividere virtualmente energia rinnovabile con un altro punto di connessione nella tua disponibilità.
Cos’è una configurazione di Autoconsumo Individuale a Distanza (AID)?
È una configurazione in cui il cliente finale produce e consuma energia elettrica rinnovabile per il proprio consumo utilizzando la rete di distribuzione. È costituito da almeno da due punti di connessione di cui uno che alimenti l’utenza di consumo intestata al cliente finale e un altro a cui è collegato un impianto di produzione. Il soggetto dell’Aid ottiene un risparmio grazie all’autoconsumo dell’energia prodotta e riceve incentivi statali sull'energia prodotta e consumata contestualmente.
Se vivi in un condominio, puoi decidere di aderire ad una Comunità Energetica Rinnovabile o ad un gruppo di autoconsumatori di energia rinnovabile, se presenti.
Cos’è un gruppo di autoconsumatori di energia rinnovabile?
Si chiama autoconsumo collettivo e si tratta di una configurazione formata da due o più clienti finali, ossia soggetti intestatari della bolletta elettrica e titolari di punti di connessione dell’unità di consumo (POD), situati all’interno di uno stesso edificio, i quali si associano per produrre, consumare e condividere l’energia prodotta da uno o più impianti a fonte rinnovabile. La configurazione minima prevede almeno due clienti finali ed un impianto di produzione.
I partecipanti al gruppo di autoconsumo collettivo ottengono un risparmio grazie all'autoconsumo dell’energia prodotta, e ricevono incentivi statali sull'energia rinnovabile prodotta e consumata contestualmente.
Come potrebbe incidere la ricarica di un’auto elettrica sui propri consumi?
Come potrebbe incidere la ricarica di un’auto elettrica sui propri consumi?
Passare alla mobilità elettrica è un passo importante per la sostenibilità ambientale e il risparmio dei costi di carburante, ma comporta inevitabilmente un aumento dei consumi di energia elettrica di non facile calcolo. Non è possibile calcolare in maniera univoca il costo della ricarica di un veicolo elettrico, poiché diversi fattori influenzano tale valore. La ricarica può avvenire in molti modi diversi, ciascuno dei quali caratterizzato da differenti costi sia per la fornitura di energia elettrica sia per l'installazione e gestione dell'infrastruttura di ricarica. Proviamo comunque a fare un esempio: considerando un automobile utilitaria con un consumo di 17 kWh ogni 100 km, che equivale ad una percorrenza di 5,9 km/kWh, la spesa per 100 km sarà di circa 7 € per una ricarica con presa domestica. Ipotizzando che il “pieno” sia di 300 km, il costo corrispondere equivarrà a 21 € (Fonte: ARERA).
I tuoi consumi, la tua scelta, i tuoi diritti
L'Autorità ti mette a disposizione una serie di strumenti gratuiti e imparziali per conoscere meglio le tue abitudini di consumo di elettricità e gas, confrontare le offerte nel mercato libero per trovarne una più adatta alle tue esigenze e saperne di più sui tuoi diritti.
Illuminazione
Una importante riduzione dei consumi si ottiene con la sostituzione di vecchie lampade con nuovi modelli più efficienti, ad esempio lampade a LED che a parità di luce emessa consumano fino al 50% di energia in meno rispetto alle lampade a fluorescenza, con un tempo di vita di oltre 100.000 ore contro le 10.000 di una lampada a fluorescenza (Fonte: ENEA).
Per ulteriori approfondimenti: Illuminazione
Isolamento termico e miglioramento di infissi e serramenti
Di tutta l’energia utilizzata per riscaldare un edificio durante la stagione invernale, una buona parte viene dispersa dalle pareti e dal tetto. Eseguendo interventi di isolamento termico si possono ridurre le dispersioni di calore e diminuire il consumo di combustibile fino al 40% (Fonte: ENEA).
Allo stesso tempo, finestre e porte scarsamente isolate contribuiscono alla dispersione di circa 1/3 del calore (Fonte: CasaClima). Sostituirle consente di ottenere un risparmio energetico di almeno il 30% sui costi in bolletta per climatizzazione invernale ed estiva.
Per ulteriori approfondimenti: Sistemi di isolamento termico, Sostituzione finestre e infissi
Impianto di climatizzazione (estivo e invernale)
Circa il 75% dell’energia consumata ogni anno nelle nostre case viene utilizzata per il funzionamento degli impianti di riscaldamento e raffrescamento (Fonte: ENEA).
Questa percentuale può aumentare o diminuire significativamente in funzione della zona climatica di appartenenza, delle modalità di utilizzo individuali (ore di accensione, temperatura degli ambienti) e della tipologia di impianto installato.
Le pompe di calore, se associate alla produzione di energia elettrica da impianto fotovoltaico, rappresentano un sistema energeticamente efficiente in grado di raffrescare in estate ed anche riscaldare in inverno, con un risparmio economico ed un minore impatto ambientale. Per la loro installazione è necessario considerare le caratteristiche climatiche del luogo, in funzioni delle quali può essere conveniente o meno il loro utilizzo. In generale, se ne consiglia l’uso in zone climatiche con inverni miti, in cui le temperature sono raramente inferiori ai 7 gradi centigradi. È sempre opportuno affidarsi a un tecnico specializzato in grado indicare la soluzione migliore per ogni caso specifico.
Per ulteriori approfondimenti: Impianti di climatizzazione
Impianti di generazione di energia rinnovabile
È possibile produrre energia elettrica e termica attraverso impianti che sfruttano fonti energetiche rinnovabili, come il sole. I sistemi più diffusi nel settore residenziale sono il solare fotovoltaico per la produzione di energia elettrica e il solare termico per la produzione di energia termica utile per l’acqua calda sanitaria e per il riscaldamento. Una combinazione efficace di questi sistemi può consentire alle abitazioni di essere completamente indipendenti dalle forniture esterne di energia.
Produrre energia rinnovabile localmente, oltre a generare un risparmio economico in bolletta e ridurre le emissioni di CO2, favorisce un aumento di consapevolezza riguardo i propri consumi energetici, contribuendo alla diffusione di una cultura della sostenibilità.
Elettrodomestici e apparecchi elettronici
I consumi elettrici delle abitazioni sono riconducibili per il 58% agli elettrodomestici ed è grazie ad un loro utilizzo ottimale o alla loro sostituzione che si possono ottenere ottime riduzioni dei consumi energetici (Fonte: ENEA).
Gli elettrodomestici di uso comune sono identificati da un’Etichetta Energetica che fornisce ai consumatori tutte le informazioni relative ai consumi energetici degli apparecchi, orientandoli nella scelta, a parità di caratteristiche tecniche, dell’elettrodomestico a più basso consumo.
ELENCO ELETTRODOMESTICI E APPARECCHI ELETTRONICI
- Frigoriferi, frigocongelatori, congelatori, cantinette per il vino
- Lavatrici e lavasciugatrici
- Asciugatrici (elettriche e a gas)
- Lavastoviglie
- Sorgenti luminose
- Display elettronici: televisori, monitor
- Forni per uso domestico (elettrici e a gas)
- Cappe da cucina
- Condizionatori d'aria per il raffrescamento e il riscaldamento
Per ulteriori approfondimenti: Elettrodomestici e apparecchi elettronici
Fonte: ENEA, Opuscolo Etichette Energetiche
FRIGORIFERI, FRIGOCONGELATORI, CONGELATORI, CANTINETTE PER IL VINO
In termini economici, scegliere un frigorifero, un frigocongelatore o un congelatore più efficiente può comportare un notevole risparmio. Prendiamo come esempio un frigocongelatore da libera installazione, di tipo statico (cioè senza la tecnologia no-frost) e con sbrinamento automatico, da 300 litri di cui 200 per cibi freschi e 100 per cibi congelati. Nella tabella sono paragonati i consumi stimati ed i relativi costi annuali per l’energia elettrica, a seconda della classe energetica di appartenenza dell’elettrodomestico considerato.
*ai fini del calcolo, è stato considerato il costo indicativo di 0,19 €/kWh
Fonte: ENEA, Opuscolo Etichette Energetiche
LAVATRICI
In termini economici, scegliere una lavatrice più o meno efficiente può comportare un notevole risparmio. Prendiamo come esempio un apparecchio da libera installazione e capacità di carico 8 kg. Nella seguente tabella sono paragonati il consumo ponderato per 100 cicli del programma eco 40-60 ed i relativi costi per l’energia elettrica a seconda della classe energetica di appartenenza della lavatrice.
*ai fini del calcolo, è stato considerato il costo indicativo di 0,19 €/kWh
Fonte: ENEA, Opuscolo Etichette Energetiche
ASCIUGATRICI (ELETTRICHE E A GAS)
In termini economici, scegliere una asciugatrice più o meno efficiente può comportare un notevole risparmio. Prendiamo come esempio un apparecchio con capacità 6kg, ad evacuazione, da libera installazione (prima tabella) e un apparecchio con capacità 8kg, da libera installazione ma a condensazione (seconda tabella). Nelle seguenti tabelle sono paragonati i consumi ed i relativi costi annuali per l’energia elettrica a seconda che l’asciugatrice appartenga alla classe A+++, A++, A+ e A e per confronto alla classe D, anche se apparecchi appartenenti a questa classe non possono più essere immessi sul mercato comunitario dal 1 novembre 2013 (per effetto dei requisiti minimi di efficienza energetica del Regolamento 932/2012/UE).
*ai fini del calcolo, è stato considerato il costo indicativo di 0,19 €/kWh
Fonte: ENEA, Opuscolo Etichette Energetiche
LAVASCIUGATRICI
In termini economici, scegliere una lavasciugatrice più o meno efficiente può comportare un notevole risparmio. Prendiamo come esempio un apparecchio da libera installazione da 8 kg per il solo ciclo di lavaggio e di 4kg per il ciclo completo (lavaggio più asciugatura). Nella seguente tabella sono paragonati i consumi ed i relativi costi annuali per l’energia elettrica a seconda che la lavasciugatrice appartenga alla classe A o G.
*ai fini del calcolo, è stato considerato il costo indicativo di 0,19 €/kWh
Fonte: ENEA, Opuscolo Etichette Energetiche
LAVASTOVIGLIE
In termini economici, scegliere una lavastoviglie più o meno efficiente può comportare un notevole risparmio. Prendiamo come esempio un apparecchio da libera installazione e 9 coperti. Nella seguente tabella sono paragonati i consumi ed i relativi costi annuali per l’energia elettrica a seconda che l’apparecchio appartenga alla classe A o alla classe G:
*ai fini del calcolo, è stato considerato il costo indicativo di 0,19 €/kWh
Fonte: ENEA, Opuscolo Etichette Energetiche
SORGENTI LUMINOSE
In termini economici, scegliere sorgenti luminose più o meno efficienti può comportare un notevole risparmio. Prendiamo come esempio una lampada non direzionale, LED, regolabile, con attacco E27, il cui flusso luminoso nominale sia equivalente ad una vecchia lampadina ad incandescenza da 100W (1.521 lumen). Nella seguente tabella sono paragonati i consumi ed i relativi costi annuali per l’energia elettrica a seconda che essa appartenga alla classe A e per confronto alla classe G, considerando un utilizzo medio dell’illuminazione di 3000 ore di funzionamento all’anno. Per questa categoria di prodotto il costo per l’energia elettrica è mostrato con 2 decimali per una migliore comprensione.
*ai fini del calcolo, è stato considerato il costo indicativo di 0,19 €/kWh
Fonte: ENEA, Opuscolo Etichette Energetiche
DISPLAY ELETTRONICI: TELEVISORI, MONITOR
In termini economici, scegliere un televisore più o meno efficiente può comportare un notevole risparmio. Prendiamo come esempio un televisore solo SDR con diagonale dello schermo visibile di 102 cm (circa 40 pollici) e superficie di circa 39 dm2 e senza controllo automatico (ABC) della luminosità. Nella seguente tabella sono paragonati i consumi ed i relativi costi annuali per l’energia elettrica a seconda che il televisore appartenga alla classe A e per confronto alla classe G. Nella seconda tabella, considerando invece lo stesso televisore con la funzione HDR i consumi sono ridotti del 10%.
*ai fini del calcolo, è stato considerato il costo indicativo di 0,19 €/kWh
Fonte: ENEA, Opuscolo Etichette Energetiche
FORNI PER USO DOMESTICO (ELETTRICI E A GAS)
In termini economici, scegliere un forno più o meno efficiente può comportare un notevole risparmio. Prendiamo come esempio un forno elettrico da 100 litri. Nella seguente tabella sono paragonati i consumi ed i relativi costi annuali per l’energia elettrica a seconda che l’apparecchio appartenga alla classe A+++, A++, A+ e A e per confronto alla classe D, anche se gli apparecchi appartenenti alle classi inferiori alla classe A non possono più essere immessi sul mercato comunitario dal 20 febbraio 2019 (per effetto dei requisiti minimi di efficienza energetica del Regolamento 66/2014/UE).
*ai fini del calcolo, è stato considerato il costo indicativo di 0,19 €/kWh
** il costo viene espresso per 100 cicli per mostrare un valore più comprensibile
Fonte: ENEA, Opuscolo Etichette Energetiche
CAPPE DA CUCINA
In termini economici, scegliere una cappa da cucina più o meno efficiente può comportare un notevole risparmio. Prendiamo come esempio una cappa sotto-pensile da incasso con una potenza di 125W e una potenza nominale del sistema d’illuminazione di 20W. Nella seguente tabella sono paragonati i consumi ed i relativi costi annuali per l’energia elettrica a seconda che la cappa appartenga alla classe A+++, A++, A+ e A e per confronto alla classe D. Gli apparecchi appartenenti alle classi inferiori alla D non possono più essere immessi sul mercato comunitario dal 20 febbraio 2019 (per effetto dei requisiti minimi di efficienza energetica del Regolamento 66/2014/UE). Considerando invece una cappa da parete con una potenza di 250W e una potenza nominale del sistema d’illuminazione a LED di 5W i consumi ed i relativi costi annuali per l’energia elettrica sono illustrati nella seconda tabella.
*ai fini del calcolo, è stato considerato il costo indicativo di 0,19 €/kWh
Fonte: ENEA, Opuscolo Etichette Energetiche
CONDIZIONATORI D'ARIA PER IL RAFFRESCAMENTO E IL RISCALDAMENTO
In termini economici, scegliere un condizionatore più o meno efficiente può comportare un notevole risparmio. Prendiamo come esempio un apparecchio di tipo “split”, reversibile, con capacità nominale di raffreddamento e di riscaldamento di 2,5 kW. Nella seguente tabella sono paragonati i consumi ed i relativi costi annuali per l’energia elettrica a seconda che il condizionatore appartenga alla classe A+++, A++, A+ e A e per confronto alla classe D, anche se dal 1 gennaio 2014 sono permessi sul mercato comunitario solo apparecchi di classe B o superiore sia per la modalità raffreddamento che per quella riscaldamento (per effetto dei requisiti minimi di efficienza energetica del Regolamento 206/2012/UE; requisiti diversi si applicano a seconda del fluido refrigerante utilizzato). Il consumo energetico annuo indicato sull’etichetta energetica è relativo a 1400 ore di funzionamento in modalità riscaldamento e 350 in modalità raffreddamento a cui è sommato il consumo di energia in altre modalità quali lo standby. Considerando la modalità raffreddamento il consumo annuo di energia è illustrato nella prima tabella. Mentre in modalità riscaldamento il consumo annuo di energia per la zona climatica “media” è illustrato nella seconda tabella.
*ai fini del calcolo, è stato considerato il costo indicativo di 0,19 €/kWh